venerdì 2 maggio 2008

DELLA SFIGA, DELLO JUS SANGUINIS E DEL JUS SOLIS

Facciamo un gioco. immaginiamo la seguente ridente famigliola: John Smith, inglese residente a londra, sposato con Concetta Scaface (napoletana verace) e i loro figli, Crocifisso Dell' Addolorata Smith di 13 anni e Addolorata Smith (diciassettenne), tutti e tre ferventi credenti nella fortuna, dea cieca, e in sua sorella sfiga (che come dicono i meglio informati, invece, ci vede benissimo[1]).
Ora, tradizione vuole che nei paesi latini il numero 17 sia considerato foriero di sventura, che di venerdì 17 la sfiga sia più alacre che mai e che quando un povero ed ignaro felino nigrocrinito nel suo vagare incrocia un umano, questi estragga un arsenale di corni, cornetti gobbi e quanto altro ritenga utile a scacciare la jattura, esibendosi nel frattenpo in palpazioni di varie parti
anatomiche e in strani gesti di scongiuro. Nei paesi anglofoni, invece, la tradizione prescrive quanto sopra in presenza di un gatto dal pelo candido o se il calendario, inesorabile e maligno, comunica la temuta notizia: è venerdì 13.
Date queste premesse, cosa succederebbe se la tigna nel suo girovagare incontrasse la nostra famigliola in visita dai parenti partenopei? A mio avviso, i due giovani ,in virtù della loro ascendenza per metà italica e dello jus sanguinis che ivi è d'uso, verrebbero inesorabilmente tartassati dalla dea bastarda sia in ricorrenza del fatidico 13 giorno del mese, sia durante l'altrettanto tristemente celebre giorno decimosettimo per par condicio. Azzardare una previsione è più complicato per John: la sorella zoccola della fortuna, riconoscendolo come inglese, potrebbe decidere: a) di rispettare anche lei lo Jus sangunis e graziare il poveretto almeno
in presenza di gatti neri; b) di non rispettare leggi umane (come è usa a fare, con l'unica notevole
eccezione della legge di Murphy in tutte le sue declinazioni) ed applicare in aggiunta una sua jus solis accomunando quindi la sua sorte a quella dei figli, con esiti prevedibilmente catastrofici(2).

MORALE DELLA FAVOLA: Se per caso andate a visitare il Vesuvio, vi consiglio di
accertarvi prima che in giro non ci sia la famiglia Smith!!!!!!(3).
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Nota:(1) Naturalmente noi "non credenti" sappiamo come stanno le cose no?!
(2) Non oso immaginare cosa possa succedere ai tre tapini in presenza di un
gatto bianco pezzato di nero.
(3) Dedicato a tutti quelli che si sono riconusciuti nella (1) riporto il motto preferito
di John Smith: "Non solo Zia Sfortuna ci vede bene, ma ha anche un ottima
mira".... lo stesso non si può dire del Vesuvio....

By Alex

2 commenti:

Cinghiale nerostellato ha detto...

secondo me se la fortuna è ceca, la sfiga è slovacca. :)

Alex ha detto...

eh eh, propio bella la battuta Nuovo Cinghiale Casale :) Benvenuto sul blog